Roteglia prende il nome dall‘illustre famiglia dei da Roteglia di cui si ha notizia fin dall’XI secolo e che ne teneva la Signoria e successivamente feudatari per investitura del Vescovo. Il castello sorgeva nella località detta “Il Castello” a ponente dell’abitato. Il feudo passò poi agli Estensi nel 1421, ed affidato nel 1432 a Jacopo Gilioli per essere poi annessa al feudo di Castellarano. Alla fine del Settecento era feudo dei Vallotta e comprendeva una popolazione di 318 abitanti.
Il borgo storico del paese conserva ancora alcune tipologie di edifici di interesse.
In località “Castello” si conserva un’antica costruzione dei Ravazzini da cui emerge una modesta torretta.
Di maggior rilievo è invece il complesso, sito nella via Rocca, costituito da un grande corpo di fabbrica con due strutture a torre: l’una angolare, l’altra centrale. Entrambe presentano caratteri riferibili al XV-XVI secolo. I paramenti sono in muratura con coperto a quattro falde nella prima ed a due falde nella seconda. Sono notabili i cordoli di colombaia in laterizio disposto a denta di sega.
Molto importante Casa Maffei, un complesso a corte chiusa del XVII secolo in cui è ancora possibili distinguere diversi elementi
– il magazzino denominato “Ammasso”,
– la villa padronale adibita ad abitazione principale articolata su due livelli, con torretta, casa di servizio, rimessa con portico per le carrozze, terrazzo e cantina,
– la casa del fattore con cantina e deposito, stalla con fienile, porcilaia, portico e colombaia adiacente alla villa,
– l’edifico adiacente al Rio Roteglia adibito a pollaio e deposito attrezzi.
Questo complesso di proprietà del Comune di Castellarano, è oggi destinato a finalità di carattere sociale, culturale e ricreativo dopo un accurato restauro.
Facciata di Casa Maffei prima del restauro.