La Rocchetta e Piazzale Cairoli

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La Rocchetta

Monumento simbolo di Castellarano da essa partiva la cerchia di mura che proteggeva l’antico borgo fortificato che sorgeva sul colle.

Per accedervi occorreva superare il fossato in cui scorrevano le acque del Rio di Castellarano e attraversare la Porta con ponte levatoio.

Nell’attuale Piazzale Cairoli (Piazza d’Armi) si affacciavano direttamente i camminamenti di ronda e venivano effettuati i controlli e pagati i dazi sulle merci. Ancora ben visibili le arcate, oggi murate, del Portico del Pavaglione, dove si commerciavano i bachi da seta.

La pianta irregolare è articolata in tre torrioni principali, oggi denominati: Torre Levatoia, Torre Cappellana e Torre della Rosa, che sovrastano le tre porte, un tempo munite di saracinesche. La torre più antica è quella che affaccia sul borgo antico, oggi detta “della Rosa” e un tempo “Maggiore”: su di essa è ben visibile un importante stemma estense che data la struttura alla metà del 1400.Ciò la rende assolutamente innovativa per quei tempi, attestandola come una vera novità nell’architettura militare dell’epoca.

Il dipinto sulla “Porta Cappellana” è copia di un affresco del XVII secolo, il cui originale è oggi conservato presso la sede comunale.

 


Approfondimento

La singolarità del contesto ambientale ed urbanistico del borgo medievale di Castellarano, aggrappato sopra il colle prospiciente il fiume Secchia, è arricchita da una serie di testimonianze degli antichi apprestamenti difensivi che trovano espressione nella Rocchetta e nel Castello.

La Rocchetta, bene pubblico di proprietà del Comune di Castellarano, è situata ai piedi del colle formando una specie di grande rivellino, un avamposto a controllo delle vie di accesso all’ingresso del borgo. Occorreva infatti oltrepassare la Porta Maggiore (rivolta verso l’attuale Piazza XX Luglio), anticamente preceduta da un ponte levatoio, per entrare in Piazza d’Armi (oggi Piazzale Cairoli) dove la guarnigione militare, sotto la direzione del Capitano della Rocca, espletava il compito di sorvegliare le porte del paese.

Dalla Rocchetta, chiamata anche nei vecchi documenti “Castelletto” o “Porta”, partiva una cerchia di mura ed un camminamento di ronda, ancora oggi visibili, che cingevano tutto il colle . Scarsissime sono le notizie storiche che riportano la loro costruzione probabilmente alla seconda metà del secolo XV come attestano gli stemmi del duca Borso d’Este, e come richiama la presenza delle merlatura, dei piombatoi e delle luci ogivali.

La sua pianta irregolare è articolata a tre torrioni principali – la Torre Levatoia, la Torre Cappellana e la Torre della Rosa – sotto le quali si aprono gli accessi, un tempo muniti di saracinesche; a queste si aggiunge l’originale torretta “ettagonale” nell’angolo nord-est.

La volta della porta Cappellana è contraddistinta dagli affreschi seicenteschi che la decorano; di particolare interesse l’affresco ritraente la Madonna della Ghiara adorante il bambino con San Pancrazio a sinistra e San Macario Vescovo sulla destra. Quella che si vede qui oggi è una copia posta durante le opere di restauro promosse dalla Pro Loco locale negli anni settanta, mentre il dipinto originale è conservato all’interno della sede comunale.

La Rocchetta mostra un insieme di sedimentazioni derivate dalle diverse fasi e funzioni storiche, di modifica ed accrescimento dell’impianto. Peraltro il suo aspetto esterno, specialmente verso il piazzale antistante, non differisce molto da quello di un castello rinascimentale caratterizzato dal bel loggiato al piano nobile.

Quando le mura persero il loro valore militare, la Piazza d’Armi divenne uno spazio urbano destinato a scambi, residenze, magazzini. In questa piazza si trovava il portico del Pavaglione o loggia della mercanzia, il magazzino pubblico del sale, un passaggio di comunicazione col Monte di pietà. La stessa Rocchetta per un largo periodo storico divenne luogo di residenza per alcuni cittadini di Castellarano.

La Rocchetta restaurata negli anni ottanta, si presta oggi a semplici percorsi di visita che consentono di ammirare le preziose testimonianze restituite dai recenti rifacimenti:

– Il fossato di difesa in cui un tempo scorreva l’acqua del Rio di Castellarano;

– Le tre “porte” di cui due esterne, la Porta Maggiore con la Torre Levatoia e la Porta Cappellana che immette in Via Mulino e, una interna, che conduce direttamente al Castello sormontata dalla Torre della Rosa;

– Il Piazzale Cairoli, un tempo detto Piazza d’Armi, che serviva da filtro per intrappolare il nemico che avesse superato la Porta Maggiore;

– Il “loggiato”, che con i suoi sei archi si affaccia sul fossato e sulla piazza antistante;

– Il camminamento di ronda che conduce lungo i bastioni della Torre Levatoia, attraverso il loggiato, fino al giardino pensile.

Grazie ad una convenzione con il Centro Studi Storici Castellaranesi, la Rocchetta è oggi anche sede espositiva per mostre ed esposizioni che la rendono aperta e fruibile il primo ed il terzo week-end di ogni mese.