Il Santuario di Campiano

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Il Santuario di Campiano ha origini molto antiche, infatti nel 1543 si parlava di una piccola cappella costruita al di fuori dalle mura del borgo poco distante da dove, già dal 1521 si dice esistesse una Maestà (pilastro) con l’immagine della Madonna di Campiano. Questo era luogo della confraternita di San Sebastiano, che richiamava un gran numero di devoti da tutta la vallata del Secchia.

Nei secoli la cappella subì diversi ampliamenti e restauri, con il contributo di cospicue offerte dei devoti della Madonna di Campiano. Il patronato della chiesa era infatti affidato alla comunità, che si oppose al comando del Vescovo, e nel 1733 il Sindaco ordinò di procedere alla costruzione di un nuovo edificio, a causa dei problemi di stabilità di quello esistente. Su richiesta dei cittadini di Castellarano, l’ingresso venne poi spostato sul lato opposto, rispetto al precedente, in modo che fosse rivolto verso il paese. I lavori durarono diversi decenni e si conclusero nel 1790.

Alla fine del 1800 un comitato di cittadini, grazie alle offerte raccolte durante un pellegrinaggio di 8.000 fedeli della vallata del Secchia, promosse la realizzazione di un campanile dove vennero collocate le campane fatte con il bronzo fuso di quelle già esistenti. Oggi una lapide sotto il porticato ricorda questo evento.

Gli altari minori, dedicati ai Santi Sebastiano e Rocco e alla Madonna, sono oggi privi delle tele originali che li ornavano. Fino al 1904 c’era un cimitero antistante il santuario, del quale rimangono soltanto alcune foto.

Oggi il Santuario si presenta completamente rinnovato dopo gli interventi di restauro avvenuti nel 2005, dopo anni di studi, progettazione e lunghi lavori di restauro che hanno interessato il consolidamento delle fondazioni, delle volte, del campanile, gli interventi esterni e il ripristino dell’interno.

Tali attività hanno consegnato alla comunità di Castellarano e della vallata del Secchia lo storico Santuario di Campiano arricchito di nuovo splendore grazie al recupero dell’impianto pittorico e decorativo originale.

Una curiosità è la leggenda dell’immagine della Madonna in pietra, recante il volto della Vergine, che sarebbe stata trovata dai cittadini sulle rive del fiume. Rubata in seguito dai cittadini di San Michele, sarebbe ritornata a Campiano trasportata dall’acqua del fiume la notte successiva.
Il nome Madonna della Neve deriva da una nevicata eccezionale, avvenuta il 5 agosto, e la tradizione vuole che la neve abbia indicato la forma delle fondazioni della nuova chiesa.

 

Il santuario in una foto in bianco e nero dall’archivio storico.