Materiali contenenti amianto

Che cosa è l’amianto
È un minerale naturale di aspetto fibroso. E’ incorruttibile, perpetuo e inestinguibile. Essendo un componente della crosta terrestre è molto diffuso in natura. Resiste al fuoco e al calore, all’azione di agenti chimici e biologici, all’abrasione e all’usura (termica e meccanica). È facilmente filabile e può essere tessuto.
Ha proprietà fonoassorbenti e termoisolanti. Si lega facilmente con materiali da costruzione (calce, gesso, cemento) e con alcuni polimeri (gomma, PVC) pertanto è stato ampiamente utilizzato in campo edile ed industriale, nei settori navale e ferroviario e in prodotti di consumo.

Quando è pericoloso
L’amianto è cancerogeno. Rappresenta un pericolo per la salute solo quando esiste la possibilità che le fibre (costituenti la polvere) siano inalate e provochino forme tumorali all’apparato respiratorio. Quindi la pericolosità è legata alla friabilità dei materiali cioè materiali che possono essere facilmente sbriciolati.
Materiali compatti (es. cemento-amianto – eternit) presentano un basso rischio. Diventano pericolosi quando sono lavorati, si rompono, e sono vecchi, deteriorati, danneggiati.

In quali materiali presso le abitazioni può essere presente.
I materiali che possono contenere amianto sono:

  • Elementi di copertura quali tegole, lastre ondulate o piane;
  • Pareti, controsoffittature con pannelli contenenti amianto sia in matrice compatta sia friabile;
  • Intonaci per rivestire strutture portanti in acciaio, pareti e soffitti di molti locali, con funzioni fonoassorbenti, termoisolanti e/o di resistenza al fuoco;
  • Linoleum e piastrelle per pavimenti;
  • Tubi e vasche per l’acqua potabile e le acque reflue;
  • Rivestimenti isolanti di tubi;
  • Isolanti delle caldaie per coibentarle, sotto forma di pannelli o in forma sfusa (generalmente sotto l’involucro in lamiera);
  • Guarnizioni all’interno di raccordi tra tubazioni e nelle caldaie;
  • Isolamenti vari quali pannelli in cartone-amianto dietro le stufe o a protezione da fonti di calore di parti in legno (es. sopra il termosifone);
  • Filati, tessuti e corde possono essere presenti come coibentazioni di parti calde;
  • Manufatti ignifughi quali coperte, feltri, tappeti.

Come si interviene
Ci sono vari tipi di interventi a seconda dei casi:
incapsulamento delle superfici: consiste nell’applicare prodotti (collanti, vernici) che impediscono la dispersione delle fibre;
confinamento dei manufatti: segregazione fisica dei materiali con amianto (es. rinchiusi dentro un altro “involucro”, controsoffittatura ecc);
rimozione dei materiali: i materiali sono rimossi e smaltiti in discariche specializzate.

Effettuare la bonifica

I cittadini che detengono piccoli manufatti contenenti amianto (lastre di eternit, camme fumarie, piccoli serbatoi, ecc.) facilmente asportabili e costituiti da amianto in matrice compatta in buono stato di conservazione, presenti in insediamenti civili, possono provvedere direttamente alla rimozione e smaltimento secondo la procedura riportata nelle LINEE GUIDA PER LA MICRORACCOLTA DELL’AMIANTO.

Oltre ai quantitativi riportati nelle suddette linee guida per la microraccolta dell’amianto, occorre rivolgersi a ditte specializzate iscritte all’Albo Gestori Ambientali.