Controllo di vicinato

Dal 2017 sono attivi a Castellarano i Gruppi di Controllo di Vicinato (CdV)

Attualmente sono 14 e sono dislocati sia nel Capoluogo che nelle frazioni.

In molti casi sono indicati da cartelli stradali che sottolineano la presenza, in una determinata via o quartiere, di persone che hanno dato la propria disponibilità a svolgere un’azione di volontariato secondo quanto stabilito da un Protocollo d’Intesa firmato in Prefettura il 12 Aprile 2017.

Che cosa sono i gruppi di CdV?

Sono uno strumento di prevenzione che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona (area / via) e la cooperazione con le Forze di Polizia. Fare “Controllo di Vicinato” significa rafforzare ulteriormente, in un sistema di sicurezza integrata, il modello di collaborazione istituzionale attraverso il quale istituzioni pubbliche e soggetti, anche privati – ciascuno per la propria area di competenza – pongono in essere, in sinergia, attività idonee a fronteggiare i fenomeni che potrebbero turbare l’ordinato vivere civile e generare sensazioni di insicurezza.

Quali obiettivi si prefiggono?

Gli obiettivi sono: – contribuire all’attività di prevenzione e controllo del territorio; – promuovere un processo di partecipazione attiva della società civile alla gestione della sicurezza pubblica, attraverso lo sviluppo di interrelazioni finalizzate ad avvicinare, sempre di più, i dispositivi di prevenzione alla percezione dei cittadini; – rafforzare il modello di collaborazione tra i cittadini e le Forze di Polizia Statali e Locali.

In quale rapporto sono i membri dei gruppi di CdV e le Forze dell’Ordine?

I gruppi di CdV contribuiscono all’innalzamento degli standard di sicurezza della propria comunità, svolgendo un’attività di mera osservazione, con la segnalazione, attraverso i propri coordinatori, alle Forze di Polizia statali e Locali di ogni informazione ritenuta utile ai fini preventivi e repressivi.

I gruppi non si sostituiscono alle Forze di Polizia, a cui resta la prerogativa dell’attività di investigazione, repressione e di ricerca degli autori dei reati; pertanto chi fa parte di un gruppo di CdV:

•non interviene attivamente in caso di reato;

•non arresta i ladri;

•non fa indagini sugli individui;

•non scheda le persone;

•non intraprende iniziative personali potenzialmente imprudenti;

•non utilizza uniformi, emblemi, simboli riconducibili ai Corpi di Polizia Statali o Locali, alle Forze Armate o altri Corpi dello Stato, ovvero che contengano riferimenti a partiti, movimenti politici o sindacali, nonché sponsorizzazioni private.

Le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale: – collaborano attivamente ad incontri periodici di informazione e formazione attinenti l’attività di CdV; – creano un rapporto diretto e costante con i Coordinatori dei Gruppi.

Qual è il ruolo del Comune nella supervisione dei gruppi di CdV?

Il Comune si è impegnato a:

– incrementare l’innalzamento degli standard di sicurezza della comunità, anche promuovendo campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini;

– gestire gli impianti di videosorveglianza;

– promuovere l’attivazione di gruppi di CdV favorendo la costituzione di una rete, con l’individuazione di uno o più coordinatori tra i cittadini dee aree interessate;

– stimolare il dibattito e la partecipazione dei cittadini intorno ai problemi delle rispettive aree di residenza sui temi della sicurezza e della legalità.

Si può entrare in un gruppo già attivo? Si può creare un nuovo gruppo?

Sì. Per maggiori informazioni e/o dare la propria disponibilità, deve scrivere a:

oppure a