CORONAVIRUS | DECRETO PRESIDENTE REGIONE EMILIA ROMAGNA 30 APRILE 2020

Con la nuova ordinanza adottata ieri sera dalla Regione Emilia Romagna, da lunedì si aggiungono alcune novità importanti, pur nei limiti di legge fissati dal DPCM del Governo (a cui le Regioni debbono attenersi).

Qui di seguito un elenco in pillole, ricordando a tutti che non siamo ancora fuori dai rischi di nuovi contagi e che tocca ad ognuno attenersi alle regole per permettere, progressivamente, di togliere restrizioni e impedimenti. A partire dalla riapertura delle attività economiche e del ritorno al lavoro.
Se la curva epidemiologica tornasse a salire nelle prossime settimane, sarebbero vanificati tutti gli sforzi e i sacrifici chiesti alle nostre comunità in questi mesi.

• Diventa OBBLIGATORIO l’uso delle mascherine: nei locali aperti al pubblico, ma anche nei luoghi all’aperto quando non sia possibile mantenere il distanziamento di un metro.

•  Anche le attività economiche ancora sospese, di qualsiasi tipo, possono prepararsi alla ripartenza: per questo è sempre consentito l’accesso ai locali per lo svolgimento di lavori di vigilanza, manutenzione, pulizia e sanificazione, nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture. Intanto in sede locale si vanno perfezionando protocolli e accordi per essere pronti quando sarà autorizzata la riapertura.

• Anche le seconde case, i camper o le roulotte, che non sono ancora utilizzabili, possono però essere sistemati e preparati: per questo è possibile recarvisi nell’ambito della propria provincia, da soli e in giornata, per lo svolgimento delle attività di manutenzione e per riparazioni e sistemazioni.

• Si potrà fare la spesa anche fuori dal proprio comune, ma sempre individualmente e comunque nell’ambito del proprio territorio provinciale.

• Gli spostamenti per incontrare i “congiunti” sono invece possibili in ambito regionale.

• Riparte l’attività motoria e sportiva individuale all’aperto nell’ambito del proprio territorio provinciale.

• È consentita non solo l’attività di allevamento, ma anche quella di addestramento degli animali.

• Insieme ai funerali riaprono i cimiteri. Gli orari e le modalità di accesso saranno disciplinati dai comuni.

• Riaprono parchi e giardini, con regole e modalità fissate dai comuni.

• Riparte il prestito dei libri nelle biblioteche, con regole e modalità fissate dai comuni.

• I servizi di trasporto pubblico sono rimodulati e vengono potenziate le corse per adeguarsi alla riapertura delle attività produttive. Sono adottati i protocolli di sicurezza per utenti e lavoratori.

• Restano sospese le visite agli ospiti delle strutture socio-sanitarie residenziali per persone non autosufficienti.

• Non si può ancora andare in spiaggia, dove saranno invece realizzati tutti i lavori di manutenzione dei bagni, degli stabilimenti e del litorale per preparare la ripartenza.

• Piacenza non è più “zona arancione”: dopo due mesi e mezzo cessano le limitazioni aggiuntive che aveva rispetto al resto del territorio regionale.

ORDINANZA 30 aprile 2020 – DECRETO 74_2020.pdf