PIANO ARIA INTEGRATO REGIONALE 2020: LIMITAZIONI E DEROGHE

IL PIANO ARIA INTEGRATO REGIONALE (PAIR 2020)

Il Piano Aria Integrato Regionale prevede alcune limitazioni per i comuni i cui territori sono interamente ubicati a quota altimetrica inferiore ai 300 metri e per quelli posti ad altitudini anche in parte superiori ai 300 metri, se non disposto diversamente. Rimangono esclusi i comuni appartenenti alla Comunità Montana.
 

STUFE E CAMINI

La normativa regionale prevede che:

  • Dall'1 ottobre 2018 nelle unità immobiliari dotate di sistema multicombustibileè vietato l'uso di biomassa legnosa nei generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a “2 stelle” e nei focolari aperti. Nessuna limitazione o divieto d'uso dei caminetti tradizionali e delle stufe quando costituiscono il solo impianto di riscaldamento esistente, quindi se in casa non ci sono termosifoni o altri tipi di impianto, i caminetti possono essere utilizzati. Utilizzo libero infine, per gli impianti a biomassa (legno o pellet certificato) di classe “2 stelle o superiore”, nei quali rientra la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione. La normativa regionale conferma invece le restrizioni per i tradizionali camini aperti (senza sportello) e le caldaiette con efficienza energetica inferiore ad “1 stella”; il divieto riguarda comunque abitazioni dotate di sistemi alternativi di riscaldamento. Nessun divieto per gli utilizzi commerciali.
  • Dall'1 ottobre 2018 è vietato installare generatori con classe emissiva inferiore a 3 stelle e dall'1 gennaio 2020 sarà vietato installare generatori con classe inferiore ad 4 stelle.
  • Dall'1 ottobre 2018 è obbligatorio utilizzare nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore a 35kw, pellet certificato conforme alla classe A1.

Le stelle rappresentano la classificazione egli apparecchi secondo la certificazione aria pulita a garanzia di minori emissioni, più alti rendimenti e costi inferiori. Maggiore è il numero di stelle e maggiore è l'efficienza.
Come e a chi si richiede la certificazione? Se non è presente sul libretto del camino/stufa ci si deve rivolgere al rivenditore o al produttore dell'impianto.

VEICOLI

Le limitazioni al traffico invece non sono previste nel territorio di Castellarano ma solo nei comuni con più di 30.000 abitanti. In Emilia Romagna sono interessate  30 città: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti – in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell'Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) – e gli 11 centri dell’agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa.

Dall'1 ottobre è quindi in vigore il blocco alla circolazione di autoveicoli veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche e si estendono alle altre domeniche in caso di superamento per più di 4 giorni dei livelli di pm10 nell’aria.

Come previsto nella normativa regionale, sono esentati dal divieto e potranno circolare con qualsiasi mezzo i lavoratori turnisti, chi si sposta per motivi di cura, assistenza, emergenza, chi accompagna i bambini a scuola, così come chi ha un reddito ISEE inferiore ai 14.000 euro. Il via libera riguarda anche i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici e ibridi e quelli con più di tre persone a bordo qualunque sia il tipo di alimentazione. A questi si aggiungono deroghe per le imprese.

Info: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/primo-piano/2018/qualita-dell2019aria-tornano-le-limitazioni-alla-circolazione